PF lampade

 Il Fattore di potenza di un corpo luminoso LED è un valore numerico puro che descrive la dispersione di energia fra alimentatore e chip LED, con un indice massimo di 1 (100% energia conservata).

I Corpi luminosi che dispongono di Fattori di potenza molto elevati, consentono una migliore trasformazione dell’energia assorbita in energia luminosa. 

Il led, a differenza delle lampade ad incandescenza, è un dispositivo che funziona in corrente continua. Poiché la tensione di rete fornita dai distributori di energia elettrica è alternata, i LED necessitano di alimentatori o driver che la trasformino.

Il driver è il cuore della lampada.
 Uno dei parametri che rappresenta meglio la sua efficienza è il fattore di potenza.

PF = 1

rappresenta il valore ideale, ma un alimentatore con PF = 0.80 è già considerato ottimo.

Al contrario, un driver con un cattivo fattore di potenza assorbe maggiore energia e tende a “sporcare la rete”. Dato che i produttori di corrente sono tenuti a fornire corrente pulita, essi devono adottare misure necessarie che vengono indirettamente addebitate al cliente.

Nella tabella sopra, confrontiamo l’assorbimento di corrente di una lampada ad incandescenza da 100 W con una LED da 25 W.

Notare che quella ad incandescenza, con il suo fattore di potenza pari a 1, preleva dalla rete una corrente da 0.45 A, mentre la lampada LED, ipotizzando un fattore di potenza ideale pari a 1, preleverebbe dalla rete una corrente di circa 0.11 A…solamente un quarto di quella assorbita dalla sua “vecchia collega”.
 In caso di fattore di potenza 0.90 ne preleverebbe poca di più.
 C
osa succede invece in caso di lampade LED con scarso fattore di potenza?

Supponiamo di utilizzare una lampada LED con fattore di potenza molto basso, diciamo 0.25.
 In questo caso verrebbero prelevati dalla rete 0.45 A, tanto quanto la lampada ad incandescenza da 100 W, pur continuando il LE
D ad emettere una luce di 25 W.
 Quindi 75 W in più rispetto al valore nominale della lampada.